In questi giorni abbiamo visto affissi in città dei manifesti di invito a una conferenza-dibattito con tema "Francesco d'Assisi. Misticismo o esoterismo" in programma domani, 17/12, a Chieti scalo.
Si noti subito l'omissione di "SAN" davanti a "Francesco d'Assisi".
Questa conferenza è organizzata dalla loggia massonica "Araba Fenice".
L'Ordine Francescano Secolare di Chieti desidera mettere in guardia tutti gli amici e i simpatizzanti di San Francesco dai contenuti di tale iniziativa, poiché c'è incompatibilità a monte tra la dottrina massonica e la Verità della Fede cattolica.
Sebbene si debba purtroppo assistere sempre più spesso, oggi, a marce di avvicinamento forzato tra la Verità della dottrina Cattolica e le dottrina massonica (che ha base nello gnosticismo),
giova ricordare la loro totale incompatibilità.
Ultimo, in ordine temporale, il documento pubblicato il 26/11/1983 dalla Congregazione della Dottrina della Fede (prefetto il card. Ratzinger) approvato da papa Giovanni Paolo II:
Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l'iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.Intero documento qui
Loro credono sì in un Dio creatore (il grande architetto), ma non in Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo.
Gesù è per loro un grande uomo, ma non il Figlio di Dio, Egli stesso Dio.
Attenzione dunque!
San Giovanni apostolo nella sua 1°lettera è chiarissimo:
"Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio." 1Gv 2,22
A chi volesse comprendere meglio, suggeriamo la lettura di testi specializzati.
In particolare ci sentiamo di consigliarne uno:
"La Massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo" di p. Paolo M. Siano, FI - Casa Mariana Editrice
Ognuno può appropriarsi di ciò che vuole dalla grande ricchezza di San Francesco, noi ci limitiamo a mettere in guardia dalle aggiunte indebite.
Bisogna ammettere che ultimamente viene distorto anche all'interno della stessa Chiesa.
Non sono pochi i fedeli che pretendono, errando, di trasformare Francesco in un'icona dell' ambientalismo o del dialogo interreligioso.
Per San Francesco, uomo diventato Vangelo vivente, il centro è sempre solo Cristo Gesù.
In Cristo Risorto risorgiamo anche noi a Vita nuova, cioè alla Vita eterna.
San Francesco vive per Dio, in Cristo Gesù.
Come dice san Paolo apostolo ai Romani:
"Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.
Infatti Egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù."
Rm 6,9-11
La povertà di San Francesco non è eroica o fine a sé stessa, ma sempre congiunta alla povertà di spirito, si svuota al fine di farsi riempire delle "cose di lassù" e arricchire da Dio.
Egli è stato un altro Cristo, ha aderito a Lui fino al punto di imitarlo persino nei segni della Passione.
A tal proposito riteniamo utile proporre un insegnamento su San Francesco dall'enciclica Rite Expiatis che Papa Pio XI, anche egli terziario francescano, pubblicò il 30 aprile 1926 nel VII centenario del beato transito del Serafico padre Francesco.
Il testo evidenzia la totale non cattolicità (oltre che mendacità) di coloro che propagandano un Francesco panteista, ecologista, ecumenista e dialogante; un Francesco che vada bene anche a tutti; un Francesco falso però, che non è mai esistito.
L'enciclica: Rite Expiatis
Una sintesi: qui
Pax Vobis