17 dicembre 2014

San Girolamo «Signore, ti ho dato già tutto, non mi resta davvero più niente!».


San Girolamo

«Signore, ti ho dato già tutto, non mi resta davvero più niente!». 


Ben prima di diventare un sapiente e stimato esegeta, brillante consigliere di nobildonne dell'alta società romana, Girolamo aveva tentato un periodo di vita da eremita in una grotta del deserto di Giuda.

Con la presunzione tipica dell'età, il giovane Girolamo si era dedicato con ardore alle molteplici forme di ascesi allora in uso tra i monaci. Ma i risultati si facevano attendere: il tempo gli avrebbe fatto presto capire che la sua vera vocazione era altrove nella Chiesa e che il suo soggiorno tra i monaci della Palestina ne costituiva solo il preludio.
Tuttavia Girolamo doveva ancora imparare molte cose e intanto, da giovane novizio si trovava immerso nella disperazione: nonostante i suoi sforzi generosi, non riceveva alcuna risposta dal cielo.

Andava alla deriva, senza timone, in mezzo alle tempeste interiori, al punto che le vecchie tentazioni, già così familiari, non tardarono a rialzare la cresta.
Girolamo era scoraggiato: cosa aveva fatto di male?
Dov'era la causa di questo cortocircuito tra Dio e lui?
Come ristabilire il contatto con la grazia?

Mentre Girolamo si arrovellava il cervello, notò all'improvviso un crocifisso che era comparso tra i rami secchi di un albero. Girolamo si gettò a terra e si percosse il petto con gesto solenne e vigoroso.
E' in questa posizione umile e supplicante che lo raffigura la maggior parte dei pittori.
Subito Gesù rompe il silenzio e si rivolge a Girolamo dall'alto della croce:
«Girolamo - gli dice - cos'hai da darmi? Cosa riceverò da te?».
Girolamo non esita un attimo. Certo che aveva un sacco di cose da offrire a Gesù:
«Naturalmente, Signore: i miei digiuni, la fame, la sete. Mangio solo al tramonto del sole!»
Di nuovo Gesù risponde: «Ottimo Girolamo, ti ringrazio. Lo so, hai fatto del tuo meglio. Ma hai ancora altro da darmi?»
Girolamo ripensa a cosa potrebbe ancora offrire a Gesù.
Ecco allora le veglie, la lunga recita dei salmi, lo studio assiduo giorno e notte della Bibbia, il celibato nel quale si impegnava con più o meno successo, la mancanza di comodità, la povertà, gli imprevisti che si sforzava di accogliere senza brontolare e infine il caldo di giorno e il freddo di notte.
 Ad ogni offerta, Gesù si complimenta e lo ringrazia.
Lo sapeva da tempo: Girolamo ci tiene così tanto a fare del suo meglio!
Ma ad ogni offerta, Gesù, con un sorriso astuto sulle labbra, lo incalza ancora e gli chiede: «Girolamo, hai qualcos'altro da darmi?»

Alla fine, dopo che Girolamo ha enumerato tutte le cose buone che ricorda e siccome Gesù gli pone per l'ennesima volta la stessa domanda, un po' scoraggiato e non sapendo più a che santo votarsi, finisce per balbettare: «Signore, ti ho dato già tutto, non mi resta davvero più niente!».
Allora un grande silenzio piomba nella grotta e fino alle estremità del deserto di Giuda; Gesù replica un'ultima volta: «Eppure Girolamo hai dimenticato una cosa: dammi anche i tuoi peccati affinché possa perdonarteli.».

(Vita di san Girolamo)

8 dicembre 2014

Festa di Maria, vergine e Madre di Dio, concepita senza peccato originale

Festa di Maria, vergine e Madre di Dio, concepita senza peccato originale




"Vergine madre, figlia del tuo Figlio,
Umile ed alta più che creatura,
Termine fisso d'eterno consiglio. 

Tu se' colei che l'umana natura
Nobilitasti sì, che il suo Fattore
Non disdegnò di farsi sua fattura. 

Nel ventre tuo si raccese l'amore
Per lo cui caldo nell'eterna pace
Così è germinato questo fiore. 

Qui se' a noi meridïana face
Di caritate; e giuso, intra i mortali,
Se' di speranza fontana vivace. 

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
Che, qual vuol grazia e a te non ricorre,
Sua disïanza vuol volar senz'ali. 

La tua benignità non pur soccorre
A chi domanda, ma molte fiate
Liberamente al domandar precorre. 

In te misericordia, in te pietate,
In te magnificenza, in te s'aduna
Quantunque in creatura è di bontate! 



1 dicembre 2014

Grazia Ciarciaglini eletta al consiglio regionale OFS

Grazia,  eletta al consiglio regionale OFS

Abbiamo il piacere di comunicarvi, che Grazia, sorellina della nostra fraternità, è stata eletta al consiglio regionale dell'OFS.


Ieri, si è svolto il Capitolo elettivo regionale (il terzo da quando l'OFS si è unificato nelle sue famiglie abruzzesi, cioè conventuali, minori e cappuccini).
Paola Brovelli del consiglio nazionale ha presieduto il capitolo, insieme ad Alfonso Petrone, assistiti da fra Roberto Francavilla OFS cap. 

Nel pomeriggio, i ministri delle fraternità locali, con intercessione costante dello Spirito Santo perché li illuminasse, hanno votato per le cariche al servizio delle fraternità della "Provincia d'Abruzzo".
E' stata eletta anche Grazia della nostra fraternità.



Ecco il neo eletto Consiglio, che servirà le nostre fraternità:
Mariagrazia Visini (Pescara Colli) presidente; Mariachiara Raglione (Brecciarola), riconfermata vice presidente; riconfermato consigliere Pino Ginaldi (Pescara s. Antonio) ed eletti Cristina Di Pietro (Teramo), Alessandro Fusco (Brecciarola), Grazia Ciarciaglini (San Francesco Chieti) e Stefania Muci (L'Aquila Torrione). 


Auguri di cuore a Grazia.
Che lo Spirito Santo vi assista per intercessione di Maria Santissima, San Francesco e Santa Chiara.

Anche la tua fraternità ti sosterrà.

Le altre foto:
OfsAbruzzo