29 gennaio 2019

Virtù Cardinali: 1. La Prudenza

Vorrei aprire un ciclo di 4 articoli, basati sulla conoscenza delle 4 virtù cardinali.
Sono presenti in tutti gli uomini, ma non tutti le esercitano.
 
Per farlo ci avvarremo delle preziosi catechesi di don Fabio Rosini, biblista.

Esse sono i cardini della vita buona:
  1. Prudenza
  2. Giustizia
  3. Fortezza
  4. Temperanza

Protagonista del primo incontro è la prudenza .



È detta «auriga virtutum – cocchiere delle virtù»: essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura.

La prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo.
L'uomo «accorto controlla i suoi passi» (Prv 14,15).
«Siate moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera» (1 Pt 4,7).
La prudenza è la «retta norma dell'azione », scrive san Tommaso sulla scia di Aristotele.
Essa non si confonde con la timidezza o la paura, né con la doppiezza o la dissimulazione.    (CCC 1806)
 
Un esempio di prudenza è la scelta delle 5 vergini del vangelo, di portarsi una quantità abbondante di olio (cfr. Mt 25):
la prudenza ti fa valutare l'importanza dell'atto che fai e ti fa calcolare tutte le possibili crisi che potrebbero seguire.
 
Prudens ---> Colui che vede in anticipo quello che c'è dopo. Prevede l'esito. L'attitudine di fissare lo sguardo all'esito degli atti.
Valuta le cose in base allo SCOPO e alla META e si chiede: "ma questo dove mi porta"?

Il compito della Prudenza è dirigere. Comanda nelle situazioni pratiche: ci invita alla calma e a considera tutte le variabili.


Una guida per lo sviluppo della Prudenza:
  • riflettere e considerare i pro e i contro delle mie scelte. Perseverare sulle cose che ho capito essere sane e buone.
  • Vigilare sulla falsa prudenza, cioè l'astuzia che guarda i mezzi, o la prudenza mascherata dall' attaccamento alle "cose".
  • Preferire le vie più semplici a quelle complicate
  • Vivere giorno per giorno badando al rapporto con Dio, evitando le ansie: con il considerare il meno possibile gli scopi secondari.
  • Se ho trovato cosa è il bene, tenerlo come punto fermo, e non tornare indietro.
  • In definitiva:  mortificare le distrazioni, le cose che non servono allo scopo primario della mia vita (il Paradiso). Quindi esaltare le cose che servono al mio rapporto con Dio, imparando ad ascoltare e assecondando la voce di Dio che parla al cuore.


La catechesi di don Fabio:
qui