18 aprile 2018

I cattolici nella società e nella politica



I CATTOLICI NELLA SOCIETA' E NELLA POLITICA

SABATO 21 APRILE - ore 18,  presso il Salone del Convento di San Francesco al Corso


L'argomento sembrerebbe d’altri tempi, i tempi della DC, di Alcide De Gasperi, e di don Camillo e Peppone.
Tuttavia negli ultimi anni c’è stata un’impennata di leggi dello stato incuranti dell’uomo e della sua dignità, non solo dal punto di vista economico.
Il processo, a dir al verità, comincia da lontano, negli anni del post ’68, raggiungendo il culmine quando l’allora governo a guida DC “cattolico” nel 1978 firmò la legge 194, cioè quella che consente l’aborto fino al terzo mese di gravidanza, a spese dei contribuenti, incurante della verità di Dio [1].

Tornando ad oggi, il governo uscente ha sferrato dei duri colpi ai principi NON negoziabili che ci elencava Benedetto XVI [2] (la vita dal concepimento alla sua fine naturale, la famiglia naturale, il diritto dei genitori all’educazione dei figli), in nome di un falso concetto di libertà che non conduce alla vera realizzazione degli uomini (come appare evidente ogni giorno).
Abbiamo visto favorire i progetti gender nelle scuole e firmare dai “cattolici” Renzi e Mattarella (tali si definiscono): il divorzio breve, il matrimonio omosessuale e, tramite Gentiloni, le DAT.

L’Ordine Francescano Secolare di Chieti, prendendo atto che ormai i cattolici in politica contano poco, anche a causa della scarsa incidenza nella società, sempre più anticristiana, vogliono confrontarsi su questo tema.  Se non altro per interrogarsi e prenderne coscienza, aiutati dalla riflessione che ci proporrà il prof. Michele Cascavilla (ordinario di sociologia giuridica dell’Università G. D’Annunzio, Chieti).
Il cristiano sa che questo mondo passa [3]. Non è la politica né la scienza a redimere l’uomo, ma l’Amore [4].  Solo Gesù col suo amore totale [5] nella verità, ci salva.
Noi non ci facciamo illusioni e ricordiamo le parole di S. Paolo: “Non abbiamo infatti qui una città permanente, ma tendiamo alla città che deve venire”[6].
Tuttavia siamo chiamati a migliorare la storia e a impegnarci per il bene comune. Ad essere testimoni della speranza [7], portando Cristo, che ci chiede di essere noi stessi luce e sale del mondo [8], nel nostro quotidiano in tutti gli ambiti della nostra vita sociale. Nella creatività apostolica [9].
 
Consapevoli che tutte le ideologie e i sistemi politici che non poggiano su Cristo crollano (come dimostra la storia) e crolleranno.
Compresi quelli che se ne basano apparentemente [10].


[1] Sal 139 13,16 (Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra. Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno)
[3] 1Cor 7,31 perché passa la scena di questo mondo!
[5] Gv 13, 1 (dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.) Fil 2,5-11 (Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall'aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
[6] Eb 13,14
[7] 1Pt 3,15 ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto,
[8] Mt 5,13-16 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
[9] Regola OFS n° 6. Sepolti e resuscitati con Cristo nel Battesimo che li rende membri vivi della Chiesa, e ad essa più fortemente vincolati per la Professione, si facciano testimoni e strumenti della sua missione tra gli uomini, annunciando Cristo con la vita e con la parola. Ispirati a san Francesco e con lui chiamati a ricostruire la Chiesa, si impegnino a vivere in piena comunione con il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti in un fiducioso e aperto dialogo di creatività apostolica
[10]  Mt 7,24-2724Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande"

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento