16 marzo 2015

Festa dell'Eccomi a Chieti. Araldini 2015

Festa dell'Eccomi 2015. Araldini.

Gli araldini sono i piccoli della famiglia francescana.
Grande gioia nella festa dell'Eccomi a Chieti, ospitato dalla Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, che oggi abita l'ex convento delle Orsoline.

I bambini e ragazzi degli araldini provenienti dalle fraternità francescane di tutto Abruzzo si sono incontrati per la festa dell'Eccomi!

Dopo l'accoglienza iniziale, gli araldini hanno cantato e pregato insieme.
Poi hanno riflettuto sulle paure.

Solo l'incontro con Gesù, cancella tutte le paure!

Si sono confrontati quindi con San Francesco di Assisi, con il sogno di Spoleto, episodio importante, all'inizio della sua conversione.
Francesco sognava di essere un cavaliere e un nobile (la sua famiglia non era nobile, anche se ricca). Bramava la gloria personale

Ecco il testo dalle Fonti Francescane:
"Messosi dunque in cammino, giunse fino a Spoleto e qui cominciò a non sentirsi
bene. Tuttavia, preoccupato del suo viaggio, mentre riposava, nel dormiveglia intese una
voce interrogarlo dove fosse diretto Francesco gli espose il suo ambizioso progetto. E
quello: “Chi può esserti più utile: il padrone o il servo?” Rispose: “Il padrone”. Quello
riprese: “Perché dunque abbandoni il padrone per seguire il servo, e il principe per il
suddito?”.
Allora Francesco interrogò: “Signore, che vuoi ch' io faccia?”. 
[...] . E aspettava che Dio, del quale aveva udito la voce, gli rivelasse la sua volontà, mostrandogli
la via della salvezza. Ormai il suo cuore era cambiato. Non gl'importava più della
spedizione in Puglia: solo bramava di conformarsi al volere divino. "


Durante la celebrazione eucaristica, gli araldini delle fraternità abruzzesi hanno compiuto, davanti alla Chiesa, la promessa di vita evangelica.
Dopo aver rinnovato le promesse battesimali (Rinunce e Credo) hanno promesso di seguire una vita evangelica, di seguire Gesù sulle orme di Francesco di Assisi.
Hanno promesso di testimoniare l'Amore di Gesù e per Gesù... senza paura.

Il Signore vi benedica, Araldini!

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