Spirito Anima e Corpo
"Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione; e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo." s. Paolo, 1Ts 5,23
FONTE
Alcuni mi chiedono perché San Paolo parla nelle sue lettere di anima e spirito, come se si trattasse di due componenti diverse dell'uomo. In realtà, non solo Paolo, ma anche altre parti della Scrittura parlano di anima e spirito come concetti completamente diversi, senza confondere però lo spirito con lo Spirito Santo (che è la Terza Persona del Dio Trino). Questa differenza era nota alla teologia e alla tradizione ebraica ed è stata trasmessa, naturalmente, a quella cristiana attraverso gli apostoli.
Nel corso dei secoli, per il pensiero comune, anima e spirito sono divenuti termini sinonimi, ma nella Bibbia non è così. Generalmente si ritiene che l'anima (o lo spirito) è quella parte dell'uomo che è immortale, che sopravvive al decesso fisico. Questa idea è stata supportata a livello filosofico per screditare la concezione cristiana dell'immortalità, in realtà vedremo che il linguaggio della Scrittura ci testimonia tre realtà diverse parlando di corpo, anima e spirito. Ci serviremo per capire meglio di tre versetti biblici: Genesi 2,7; Luca 1,46-47; Ebrei 4,12.
In ebraico, anima si dice nefesh (נפש) e spirito si dice ruach (רוח).
In greco, anima si dice psyché (ψυχή) e spirito si dice pnèuma (πνεύμα).
In ebraico, anima si dice nefesh (נפש) e spirito si dice ruach (רוח).
In greco, anima si dice psyché (ψυχή) e spirito si dice pnèuma (πνεύμα).
- Genesi 2,7 - "...allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente".
Quando Dio crea Adamo, pone in lui qualcosa che le altre creature non hanno. Solo dell'uomo infatti è scritto che Dio soffiò un alito di vita, mentre degli altri animali, che pure sono esseri viventi, è scritto semplicemente che furono creati. L'uomo ha una predilezione dal Signore, poiché è fatto ad immagine del Figlio.
Il testo dei Settanta rende meglio il concetto. L'alito di vita che Dio soffia nell'uomo non è l'anima, ma lo spirito, perché è scritto che l'uomo divenne un essere vivente, ma più correttamente è scritto che divenne un'anima vivente. Quel soffio di vita è ciò che rende l'anima dell'uomo vivente, ma non vivente nel senso biologico, bensì nel senso di immortale. Non a caso ruach (in ebraico) e pnèuma (in greco), le parole per indicare lo spirito, sono anche sinonimi di soffio, vento. Dio aveva creato l'uomo già con corpo ed anima, ma è lo spirito che lo rende vivente. In particolar modo, rende l'anima vivente.
Cosa è allora l'anima, secondo la Bibbia (e anche secondo il Magistero della Chiesa)? E' la mente dell'uomo, ma non solo, è ciò che rende gli esseri appunto "animati". Anche gli animali in questo senso hanno l'anima: da qui la parolaanima-li. Ma solo l'uomo ha lo spirito, solo l'uomo è reso vivente, cioé immortale. "Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi" (Matteo 22,32).
- Luca 1, 46-47 - "Allora Maria disse: L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore".
All'inizio del Magnificat, Maria pone una differenza tra anima e spirito. E' scritto che l'anima magnifica il Signore, mentre lo spirito esulta in Lui. Sono due azioni differenti nella loro natura.
Magnificare significa lodare, è quindi un atto razionale (mente), mentre esultare significa gioire, è quindi un attoemotivo (spirito). Maria ci insegna che Dio va adorato in entrambi i modi, confermando quanto indicato nel Decalogo: "Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze" (Deuteronomio 6,5). Qui lo spirito, la componente emotiva ed immortale dell'uomo, è indicato con la parola simbolica cuore, ma è appunto differenziato dall'anima.
- Ebrei 4,12 - "Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore".
La differenza tra anima e spirito è resa ancor più evidente in questo versetto. L'autore della lettera agli ebrei scrive addirittura che anima e spirito sono separati in un punto. Effettivamente è così: la psiche (anima, o mente) ha sede nel cervello, ha quindi una sede fisica, è responsabile della componente umana razionale, ma c'è un punto di divisione, scientificamente insondabile, fisicamente non percepibile, che separa ed allo stesso tempo unisce l'anima allo spirito, che rappresenta la parte più emotiva ed "irrazionale" di noi.
- Amore logico, amore illogico
Nel Dio trino non c'è una "anima santa", ma lo Spirito Santo, che unisce in relazione di amore il Padre e il Figlio ed unisce Dio allo spirito dell'uomo. Effettivamente Dio è Amore (1Gv 4,8). Dobbiamo dunque imparare da Dio, "che è mite ed umile di cuore", cioé di spirito, imparare ad avere più relazioni di spirito (emozionali, di cuore), piuttosto che di anima (razionali, di testa). Dopotutto, che cosa è necessario per essere santi, per amare i nemici e i propri persecutori, se non un amore folle, esagerato, ma non illogico, lo stesso che Gesù Cristo manifestò sulla Croce perdonando i Suoi carnefici?
Ribadisco: l'amore non deve essere illogico, quando cioé scade nel buonismo, secondo cui tutto è buono e tutto è concesso. L'anima, la mente, la psyché deve essere la sentinella del nostro cuore. La Carità deve avere fondamenta sull'umiltà, ma avere come appoggio lo zelo. La prima cosa da amare è la Verità. Chi ama la Verità ama Dio. Chi ama la Verità senza scendere a compromessi, è veramente libero.
Vostro,
il Cavaliere dell'Immacolata
Ribadisco: l'amore non deve essere illogico, quando cioé scade nel buonismo, secondo cui tutto è buono e tutto è concesso. L'anima, la mente, la psyché deve essere la sentinella del nostro cuore. La Carità deve avere fondamenta sull'umiltà, ma avere come appoggio lo zelo. La prima cosa da amare è la Verità. Chi ama la Verità ama Dio. Chi ama la Verità senza scendere a compromessi, è veramente libero.
Vostro,
il Cavaliere dell'Immacolata
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